Accensione di un gruppo di lampade comandata da due punti: i deviatori

6. Accensione di un gruppo di lampade comandata da due punti: i deviatori.

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Cosa succede se nella stanza considerata nell’esempio precedente abbiamo due punti di accesso da cui vogliamo comandare il nostro gruppo di lampade?

Supponiamo in particolare di entrare nella stanza dalla porta di sinistra, di accendere la lampada e di voler uscire dalla porta di destra. Come facciamo a spegnere la luce? Per come è configurato ora il nostro impianto, dobbiamo ritornare indietro verso l’unico interruttore presente nella stanza.

È evidente che questa non è una soluzione ottimale perché una volta spenta la luce ci costringe ad attraversare la stanza buia per uscire dalla porta di destra.

La soluzione a questo problema è data dall’impiego di un altro dispositivo ampiamente utilizzato nelle nostre abitazioni: il deviatore.

Il deviatore è dotato di tre contatti e, combinato con un altro deviatore, permette di accendere e spegnere una lampada oppure un gruppo di lampade da due postazioni differenti.

Infatti, poiché con due deviatori è possibile comandare l’accensione e lo spegnimento di una lampada, possiamo pensare di posizionare un deviatore in corrispondenza dell’entrata di sinistra della nostra stanza e l’altro deviatore in corrispondenza dell’entrata di destra della nostra stanza.

Approfondiamo il funzionamento del deviatore.

Esso è composto da tre contatti ed una levetta conduttrice che da un lato è permanentemente collegata ad un contatto mentre dall’altro è mobile ed è in grado di collegarsi alternativamente a uno dei due rimanenti contatti.

Collegando due deviatori come indicato nell’immagine, si riesce a comandare una lampada o un gruppo di lampade manovrando i deviatori.

Partendo da una situazione in cui la lampada è spenta, se manovriamo il primo deviatore, la sua levetta stabilisce un nuovo contatto che consente al conduttore di fase di raggiungere la lampada e di conseguenza di accenderla.

Se ora manovriamo un’altra volta il primo deviatore, la levetta modificherà nuovamente il contatto; di conseguenza il conduttore di fase si interrompe e non riesce a raggiungere la lampada che risulterà spenta.

È chiaro che manovrando il primo deviatore più volte siamo in grado di accendere e spegnere alternativamente la lampada. Analogo meccanismo si verifica per il secondo deviatore. Partendo da una situazione in cui la lampada è accesa, se il secondo deviatore viene manovrato, la levetta al suo interno modifica il collegamento impedendo al conduttore di fase di raggiungere la lampada che di conseguenza si spegnerà. Se manovriamo una seconda volta il secondo deviatore, la levetta al suo interno modificherà i contatti chiudendo il collegamento del conduttore di fase che sarà in grado questa volta di alimentare la lampada e quindi di accenderla.

Il meccanismo appena analizzato rappresenta proprio la soluzione alla necessità di comandare da due punti un gruppo di lampade.

Riprendiamo il problema della stanza a due ingressi e verifichiamo se un approccio con due deviatori può risolvere il nostro problema.

In particolare, posizioneremo un deviatore all’entrata di sinistra della stanza ed un secondo deviatore all’entrata di destra della stanza. Il collegamento che abbiamo adottato segue fedelmente lo schema appena illustrato.

Entrando da sinistra nella stanza buia e premendo il deviatore, si osserva che la stanza si illumina.

Uscendo da destra e premendo il secondo deviatore, il collegamento del conduttore di fase si interrompe e, come atteso, la stanza diventa buia. Rientrando da sinistra nella stanza buia, e premendo il deviatore (37), viene stabilito il collegamento tra il conduttore di fase e la lampada che di conseguenza si accende. Uscendo da sinistra e premendo il corrispondente deviatore (36), il collegamento del conduttore di fase si interrompe nuovamente e, come previsto, la stanza diventerà di nuovo buia.

Osserviamo, inoltre, che come previsto dalle norme tutti i collegamenti dei deviatori sono stati effettuati sul conduttore di fase e non sul conduttore del neutro.

Osserviamo, infine, che per rendere più agevole l’individuazione dei vari collegamenti, i cavi che collegano i due deviatori sono di colore nero, che è uno dei colori ammessi per il conduttore di fase.

Da un punto di vista realizzativo, i due deviatori vengono incassati nelle due pareti in posizioni facilmente accessibili una volta che viene aperta la porta corrispondente. I punti in cui sono posizionati i due deviatori sono indicati in questo schema con la lettera D.

I cavi di neutro e fase arrivano nella stanza attraverso una scatola incassata nella parete denominata scatola di derivazione (indicata in questo schema con la lettera S). A partire da questa scatola, partono i cavi verso i due deviatori ed i cavi verso le lampade. Per tale motivo è necessario posare tre tubi all’interno dei quali far viaggiare i conduttori dell’impianto elettrico progettato.

Come già detto in precedenza i tubi vengono alloggiati nelle corrispondenti tracce ricavate nelle pareti o nel pavimento o nel soffitto.

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